Relazione sul bilancio 2020

A partire dal 2020 il bilancio delle parrocchie di Santa Croce e Santo Stefano viene unificato, presentando in curia un unico riepilogo che tiene conto delle entrate e delle uscite di entrambe le parrocchie, senza distinzioni.

Rendiconto-2020

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Descrizione su alcune voci delle entrate e delle uscite

Ad una prima occhiata il bilancio 2020 non presenta grosse criticità.

Rispetto al 2019 c’è stato un avanzo amministrativo maggiore, al lordo dei debiti e dei crediti.

Il motivo è da ricercare nella situazione pandemica: se, da una parte, non è stato possibile fare tutta una serie di attività e iniziative che avrebbero portato maggiori introiti alle parrocchie (in primis le festività pasquali, con la benedizione delle famiglie, insieme con la celebrazione dei matrimoni, la festa della Madonna delle Grazie, ecc.); dall’altra l’interruzione di altre attività (come il catechismo e le stesse celebrazioni eucaristiche) ha permesso un risparmio sulle bollette (all’incirca € 6.000,00 di risparmio).

Inoltre è da registrare la sostanziosa generosità delle persone. Infatti, le entrate varie registrano un attivo di € 37.114,37. Qui sono contabilizzate anche (ma non solo) le offerte in denaro dei nostri parrocchiani, date per le necessità delle parrocchie. A questo è da aggiungere tutto il grosso volume in viveri che, anche se ovviamente non può trovare un riscontro diretto in bilancio, ha una sua conseguenza indiretta sui conti della Caritas.

Gli operatori Caritas hanno registrato, sia durante il lockdown che ancora oggi, un aumento delle famiglie in difficoltà, aiutate tramite pacchi viveri, buoni pasto e pagamento delle bollette. Nonostante questo, la differenza tra ciò che è entrato per la Caritas e ciò che ne è uscito, a livello di soldi, ha un conto in attivo. Questo proprio perché l’afflusso sostanzioso di viveri (effettuato sia tramite l’iniziativa dei “carrelli solidali”, che tramite persone che portavano la loro offerta in viveri direttamente alla parrocchia) ha permesso alle parrocchie di acquistare molte meno derrate alimentari rispetto al passato.

Nel riepilogo delle uscite, la voce Assicurazioni riporta la cifra di € 2.355,96. Di questi, € 1.800,00 sono i versamenti fatti per il Piano di Accumulo ventennale che la parrocchia ha stipulato con Cattolica Assicurazioni (un versamento di € 150,00 al mese). Attualmente stiamo al terzo anno di decorrenza del piano. Il restante (€ 555,96) è la quota per l’assicurazione del pulmino della parrocchia. Non compaiono in bilancio, quindi, le quote per l’assicurazione RC e All Risk delle parrocchie (stipulata sempre con Cattolica Assicurazioni tramite la convenzione fatta da quest’ultima con la Diocesi). Questo perché, quest’anno, le due rate della polizza sono state pagate, per tutte le parrocchie, direttamente dalla Diocesi, attingendo al contributo straordinario per l’emergenza Covid-19 che la CEI ha stanziato per tutte le diocesi italiane. Anche questo ha contribuito in maniera sostanziale ad un risparmio per le nostre parrocchie (la quota annuale per tutte e due le parrocchie è di € 4.400,00).

Sempre nelle uscite la voce Finanziamenti, Mutui, Prestiti riporta la cifra di € 5.200,00. Sono i soldi che il sottoscritto aveva anticipato per alcune spese straordinarie e che, per motivi personali, ho dovuto riprendermi (di questi € 1.440,00 li ho “scalati” dalle quote mensili che mi spettano come remunerazione dalle parrocchie [€ 180,00 al mese per 8 mesi] e il resto attingendo direttamente alle casse parrocchiali). In questo modo si è estinto il debito.

Descrizione della situazione patrimoniale

L’ultima parte del bilancio riporta la situazione patrimoniale aggiornata al 31 dicembre 2020.

Per quanto riguarda gli attivi c’è da segnalare:

  1. € 4.828,14 che sono i soldi disponibili nel Piano di Accumulo stipulato con Cattolica Assicurazione, al netto delle spese di gestione;
  2. € 5.000,00 il credito che abbiamo nei confronti del Comune di Artena. Questo ha stanziato e già deliberato di versare questa quota alle parrocchie di Santo Stefano e Santa Croce per le attività caritative delle parrocchie (ad oggi è stata versata la prima rata di 2.500,00 €, la seconda verrà versata nel momento in cui finiamo di utilizzare questo primo versamento).

Per quanto riguarda le passività:

  1. € 10.000,00 sono il prestito che abbiamo avuto dalla parrocchia Santa Maria Maggiore di Valmontone;
  2. Il restante 12.600,00 € è il debito che abbiamo con la Diocesi, nello specifico con il Fondo parrocchie, cioè un fondo a cui la diocesi attinge per prestare soldi alle parrocchie che ne fanno richiesta. Qualcuno potrebbe pensare che è strano che la parrocchia deve ridare dei soldi alla diocesi, in fondo si è nella stessa famiglia. Il realtà, il Fondo parrocchie non è un pozzo di San Patrizio, dove si può attingere all’infinito. E’ necessario che le parrocchie che attingono, poi riconsegnino quanto preso, per fare in modo che anche le altre parrocchie che possono trovarsi in difficoltà possano ricevere il sostegno necessario.

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